Una tesi di laurea sulla rigenerazione dei quartieri INA-Casa e una sulla rigenerazione dell’ex ospedale militare di Bologna hanno vinto la prima edizione del premio Giacomo Venturi, per promuovere la cultura della rigenerazione urbana sostenibile.
Il concorso è intitolato alla memoria di Giacomo Venturi, amministratore pubblico da sempre impegnato sui temi dell’urbanistica sostenibile nell’area metropolitana bolognese, scomparso prematuramente nell’ottobre 2014.
Il riconoscimento, alla sua prima edizione, è stato promosso da Legacoop Bologna e dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, ed è stato patrocinato da Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna e Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna.
Il premio nasce per sostenere e valorizzare il contributo di giovani ricercatori all’affermazione di una nuova cultura tecnico-progettuale che, nell’ambito delle discipline associate al governo del territorio, sappia sensibilizzare le istituzioni e gli operatori privati verso la necessità di avviare processi di rigenerazione urbana con approcci integrati e condivisi. Tale contributo culturale, prodotto da studenti e neolaureati, deve fare riferimento alle peculiarità della regione Emilia-Romagna, e in particolare al territorio della città metropolitana di Bologna e può avere sia un carattere progettuale, sia un taglio metodologico.
La giuria – composta dal Prof. Carlo Monti, dall’Ing. Alessandro Delpiano e dagli Arch. Francesco Evangelisti, Roberto Gabrielli e Sandra Vecchietti – ha deciso di assegnare il premio ex aequo (assegni da 1.750 euro e pubblicazione sulla rivista Urbanistica Informazioni) a Leonardo Tedeschi e a Davide De Cecco.
Leonardo Tedeschi ha sviluppato una tesi di Laurea Magistrale in Architettura dal titolo “Centrare il margine. Rigenerare quartieri INA-Casa, il caso studio del Villaggio Portazza a Bologna”, Relatore Romeo Farinella, Correlatori Luca Vandini, Giovanni Ginocchini, Università di Ferrara, Anno Accademico 2014-2015.
La tesi sviluppa un interessante modello di rigenerazione urbana, proponendo un approccio al tema periferie come occasione per ri-centrare la città, con il particolare riferimento storico e culturale al piano Ina-Casa, per le conseguenze che ha avuto e che può ancora determinare in una realtà come quella di Bologna. La commissione ha apprezzato il rapporto tra ricerca e azione, teoria che si fa pratica, abbastanza singolare per una tesi, indicatore di una creatività ben rapportata ai luoghi e alle persone che li abitano.
Davide De Cecco, ha sviluppato una tesi di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura dal titolo “BoOM! – Proposta per un processo di rigenerazione urbana dell’Ex Ospedale Militare di Bologna”, Relatore Simona Tondelli, Correlatore Stefania Proli, Università di Bologna, Anno Accademico 2015-2016.
La tesi mette a fuoco in maniera innovativa il tema del riuso temporaneo di immobili dismessi come ripensamento meditato delle trasformazioni urbane. Il punto di forza di questo lavoro è quello della ricerca dell’innovazione del processo di rigenerazione, particolarmente interessante considerando la natura dell’immobile e il suo contesto; il processo si costruisce in fasi successive, offrendo via via nuovi spazi alla città. La commissione ha apprezzato l’approccio che coniuga realismo e creatività per dare una risposta a uno dei grandi temi della rigenerazione delle città oggi.