Mappe del calore che evidenzino le zone più calde della città, al fine di studiare soluzioni ai problemi delle fasce più fragili della popolazione. È questo l’obiettivo del progetto sul rischio climatico sviluppato nell’ambito delle ipotesi progettuali del Cluster 8 Alimentazione, Salute e Sport di Urban@bo da Cnr-Ibimet in partnership con Ausl di Bologna, Anci e Città Metropolitana di Bologna.
Primo passo del progetto la collaborazione operativa con l’unità di Epidemiologia del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Bologna che si svilupperà sul tema della tessitura urbana, relativa alle fragilità climatiche con l’utilizzo di modellistica fisico-matematica e immagini da satellite per determinare quali zone della città risentono maggiormente dell’isola di calore, e sullo studio delle coorti, segmenti di popolazione fragile, per la determinazione degli indici di rischio.
Lo studio, che svilupperà nuove specifiche mappe di rischio sovrapponendo strati informativi diversi permetterà molteplici applicazioni. Tra queste l’individuazione di percorsi urbani di sicurezza all’interno dei quali gli indici di rischio climatico dovranno assumere valori tali da non compromettere l’equilibrio, specialmente quello termico, di soggetti sofferenti patologie che li rendono particolarmente sensibili alle condizioni micro-ambientali, quali ad esempio i malati di diabete.
Un’altra applicazione di forte interesse sanitario è quella relativa alle allerte e alla predisposizione di servizi socio-sanitari per quelle zone della città nelle quali l’incidenza degli indici di rischio risulterà più elevata.
I primi risultati dello studio dovrebbero essere disponibili per novembre 2018 e saranno presentati in occasione della Giornata Mondiale del Diabete.
Eventuali effetti positivi dovuti al risultato di questo studio, oltre a riflettersi su una maggiore protezione dei pazienti e a rispondere meglio a eventuali disuguaglianze emergenti nella comunità, potranno comportare un risparmio di risorse sulle voci di spesa sanitarie permettendo una più puntuale e appropriata offerta di servizi socio-sanitari.